Un viaggio non è mai inutile. Intreccia relazioni oltre a curare gli occhi con colori e odori del paesaggio. Questo ha regalato l’isola di Ischia. Ha regalato incontri di persone e di amicizie. Basta a volte scambiarsi una parola, magari proprio alla fine della vacanza che scatta un’alleanza, ci si riconosce, si riconoscono sorrisi e ferite.
Sotto la cortina fumogena della perenne campagna elettorale che ammanta il dibattito politico italiano, e aggroviglia i suoi leader in un circolo virtuoso nel quale i problemi vengono urlati per non essere affrontati, ci sono le istituzioni legislative del Paese. I veri (o presunti tali) centri decisionali, scanditi da una miriade di adempimenti e scadenze formali nella loro esecuzione, ma sostanziali nel loro impatto sulla vita reale dei cittadini.
In pratica, il principio del marchio d’area collettivo “Salento d’amare” non nasce infatti come un marchio d’area. Nei primi anni 2000 la Provincia di Lecce, presieduta dal Dottor Lorenzo Ria, inizia a presentarsi a manifestazioni ed eventi in Italia e all’estero accompagnando il propio stemma con il logo “Salento d’amare” creato da un noto studio grafico salentino.
Abbiamo assistito tutti, tramite i principali mezzi di comunicazione, alla condanna mediatica dell’operato dell’attuale Ministro degli interni Matteo Salvini. Quest’ultimo è accusato, a più riprese, di sequestro di persona ed abuso di ufficio per aver trattenuto sulla nave “Diciotti”, ormeggiata al porto di Catania, numerosi migranti che erano partiti alla volta dell’Italia e dell’Europa perché in fuga da situazioni di guerra e miseria. Senza dubbio chi fugge da situazioni di guerra e miseria deve avere la priorità assoluta ma, dal momento che l’Europa da ormai dieci anni è attanagliata da una profonda crisi economica e politica, è opportuno rivedere le cose.


Gent. mo Sindaco, in occasione del recente Consiglio Comunale monotematico tenuto in Municipio sulla riorganizzazione dell’Ospedale Santa Caterina Novella, al quale ho assistito in veste di comune cittadino e di operatore sanitario dello stesso nosocomio, mi viene riferito e confermato dai presenti che in conclusione dell’assemblea, Lei avrebbe affermato che le lagnanze dei cittadini galatinesi per le chiusure di alcune Unità Operative non sarebbero troppo motivate in ragione della scarsa qualità delle stesse unità operative.
Sto seguendo con grande attenzione il dibattito sull'ospedale di Galatina ed ho letto con stupore le polemiche scaturite dalla frase che il sindaco Amante avrebbe proferito a fine consiglio Comunale. Non c'ero e non so se sia vera, ma si sarebbe trattato solo di una espressione poco felice. Sarò impopolare ma non credo che sia quello il punto focale: ci sono vari modi per fare politica e fare amministrazione, uno è quello di guardare al passato ed a ciò che già si è visto, fare ciò che stato.